Contenuti e metodologia

Contenuti dei Corsi e loro Metodologia

Il Corso vuole dare un primo accenno alla valenza della qualità dell’infrastruttura a prevenzione dell’incidentalità e alcuni elementi della dimensione degli incidenti sulle strade del territorio provinciale, loro modalità e cause in cui sono prevalentemente coinvolti i giovani. Vuole altresì fornire un quadro socio-antropologico mettendo in relazione stili di vita, stili di guida e cultura della legalità. Si intende, in particolare, superare la segmentazione con la quale si affronta il discorso della sicurezza stradale in un quadro più ampio di educazione alla cittadinanza attiva. Ci si propone di presentare la relazione, spesso trascurata, tra comportamenti di guida, dal ciclomotore all’automobile, ed il sistema di valori generali di riferimento dei singoli soggetti. Si profila dunque l’opportunità di soffermare l’attenzione sul fattore umano: non si può prescindere, infatti, dalle considerazioni relative alle valenze simboliche legate al mezzo che possono essere lette in un duplice senso: da una parte si assiste ad un suo “processo di umanizzazione”, dall’altra, attraverso il processo di identificazione con lo stesso (estensione della sfera del proprio io) ci si appropria di caratteristiche che meccanizzano l’uomo, come dimostrato da alcune espressioni linguistiche quali “avere le gomme a terra”, “essere su di giri” oppure “avere le batterie scariche”.

I fatti dietro le parole

In questo primo ambito tematico si intende stabilire il rapporto tra fattori di rischio e comportamenti di guida: l’alcool, la droga, distrazioni, atteggiamento negligente e superficiale, etc…

Le parole per interpretare i fatti

Questo aspetto riguarda un inquadramento multidisciplinare relativo le normative relative, la valutazione dei singoli fattori con specifica attenzione ai riflessi degli stessi nell’incidentalità stradale.

Le parole per gestire i fatti

In questo ambito ci si collega alla premessa iniziale di inquadramento della tematica della sicurezza stradale nei confronti della cultura della convivenza civile, partendo dalla considerazione che la strada è l’esperienza più comune che appartiene a tutti i cittadini.

Sul piano didattico il Corso prevede:

  1. proiezione di slide, spot, presentazione di casi attraverso materiale audiovisivo (cd-rom, video etc.);
  2. inquadramento teorico attraverso esplicazioni e coinvolgimento diretto di studenti su aspetti specifici della sicurezza stradale: errate convinzioni, attrazione del rischio, sottovalutazioni di cause di incidentalità;
  3. somministrazione di test percettivi e scale di atteggiamenti al fine di favorire una presa di coscienza diretta da parte dei singoli studenti su aspetti poco presenti alla sensibilità della popolazione giovanile;
  4. illustrazione e decodificazione di pubblicità relative ad autoveicoli e ciclomotori.

La seconda parte del Corso è svolta dai Volontari della Croce Rossa e focalizza l’attenzione su tre macroargomenti:

1) la corretta modalità di attivazione dei soccorsi specializzati (come effettuare una corretta chiamata al 118);

2) ciò che è necessario/opportuno fare nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi specializzati;

3) ciò che non bisogna assolutamente fare in caso di incidente stradale (ovvero “meglio non intervenire, piuttosto che danneggiare l’infortunato”).

Sono infatti affrontati i seguenti argomenti:

–  Primo Soccorso e Pronto Soccorso;

–  Urgenza e Gravità;

–  valutazione dello stato di coscienza;

–  la corretta chiamata al 118;

–  cosa non fare nell’attesa dei soccorsi specializzati;

– le principali conseguenze degli incidenti stradali (ovvero le tipologie di traumi che possono verificarsi)  ed i limiti dell’intervento del soccorritore occasionale;

–   l’auto-protezione.

Sul piano didattico lo spazio di 90 minuti di lezione a due gruppi da 60 alunni prevede:

  1. la trasmissione delle informazioni mediante l’ausilio di presentazioni power point e l’illustrazione di semplici manovre di Primo Soccorso;
  2. l’incontro sarà gestito da 2 volontari del CRI, di  cui un Monitore di Primo Soccorso;
  3. l’utilizzo di supporti necessari quali videoproiettore e PC.